Dr. Francesco Buscema, Posturologo & Nutrizionista

Posturologia


La forza di gravità, l’invecchiamento, le ore lavorative trascorse davanti al pc, lo sport praticato, le tensioni psico-emotive e viscerali…sono innumerevoli i fattori che hanno ripercussioni sulle “catene miofasciali” le quali, in risposta a ciò, si accorciano e perdono di tono. Comportandosi come un vestito troppo stretto determinano l’insorgenza di posture alterate.

Le “catene miofasciali” (chiamate pure catene muscolari) rappresentano il focus di lavoro della Posturale che si realizza per mezzo di esercizi di allungamento, potenziamento e di coordinazione. Nel rispetto dell’unicità di ogni persona si pone l’obiettivo di ricreare una postura quanto più possibile coerente a linee ideali che il corpo dovrebbe rispettare al fine di prevenire condizioni degenerative a carico delle articolazioni e le sintomatologie concomitanti. La correzione della postura ha effetti positivi altresì sulle funzioni dell’organismo a livello motorio, cognitivo, emotivo e persino viscerale, in quanto la correzione del contenente (apparato muscolo-scheletrico) agisce positivamente sul contenuto (visceri e psiche). 

Una seduta è così strutturata:

Durante la prima visita vengono raccolti i dati anagrafici e viene eseguita un’anamnesi accurata che raccoglie informazioni riguardanti la storia del paziente, lo stato di salute generale e i disturbi di natura posturale.

Nella seconda parte della seduta si attua una dettagliata analisi della postura dalla posizione ortostatica (in piedi) ed effettuati dei test di flessibilità, di mobilità articolare e di forza.

La parte di trattamento vero e proprio consiste nell’esecuzione di posizioni (posture) scelte ad hoc che hanno il fine di alleviare le tensioni miofasciali individuate e di ridare flessibilità e mobilità a determinate strutture del corpo. Nella fase finale del trattamento si prediligerà invece un lavoro di rinforzo e di riequilibrio.

La posturale corregge e previene:

  • Dismorfismi e paramorfismi della colonna: scoliosi, ipercifosi, iperlordosi, dorso piatto, “gibbo di bisonte” cervicale.
  • Spondilosi della colonna vertebrale
  • Discopatie (protrusioni ed ernie) della colonna vertebrale
  • Spondilolisi e spondilolistesi delle vertebre
  • Osteoporosi
  • Artrosi delle articolazioni
  • Problematiche all’arto superiore (impingement sovraspinoso, capsulite adesiva, tunnel carpale, ecc.)
  • Varismo e valgismo delle ginocchia e gonalgie di varia natura
  • Piedi cavi, piedi piatti e alluce valgo
  • Problematiche muscolari e tendinee: lombalgie, cervicalgie, dorsalgie, lesioni muscolari, tendiniti (es: gomito del tennista), ecc.
  • Infiammazioni di natura nevralgica: sciatalgie, cervicobrachialgie, ecc.
  • Osteocondriti giovanili
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